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giovedì 11 febbraio 2010

♥ Temporaneamente lavoro

Sono entrata anch'io nel fantastico mondo del lavoro. Del lavoro temporaneo s'intende. Avete presente quel lavoro con pochi diritti, poche certezze e pochi soldi? Ecco proprio uno così. Certo il mio lavoro è temporaneo, come temporanea è la mia scelta nel farlo, ma è una di quelle esperienze che finchè non ci sei dentro, non puoi comprendere fino in fondo. Non ho una grande esperienza lavorativa: per lo più nella mia vita ho collezionato lavori da week-end, da hostess nelle fiere, da cassiera o brillanti tirocini che però non mi hanno fatto guadagnare neanche un soldo. Quindi eccomi approdata sulla navicella spaziale di un call center. Chi l'avrebbe mai detto. Esperienza comunque umanamente interessante perchè se sopravvivi in un call center, ce la puoi fare da ogni parte. Un po' come se vai a New York e hai una botta di culo...se ce la fai lì puoi farcela ovunque. Chiamate continue di gente che a volte non ne può più di essere chiamata e ti manda a quel paese. Chiamate non risposte, chiamate con la voce roca delle 7 del mattino quando vorresti dialogare solo con il tuo cuscino. Chiamate risposte dai fax che ti perforano le orecchie con il loro sibilare costante. Insomma una prova di sopravvivenza vera e propria, una esperienza che Darwin avrebbe inserito nella teoria della selezione naturale.
In fondo sono solo 3 settimane che lavoro lì e non è tutto da buttare. C'è sempre il solito barbone sulla solita banchina alla solita fermata dell'autobus che tutte le mattina mi saluta russando. E quando lo vedo al pomeriggio quando torno, mi accerto che stia bene, seduto composto sulla sua panchina di cui rivendica la proprietà. E mi chiedo se sarà mai salito su un autobus a farsi un giro, in fondo è la carris che gli dà una banchina sopra la testa. Poi ci sono i colleghi con cui si sparano stronzate per passare il tempo, quando non si dialoga solo col computer, e che tra una pausa e l'altra risultano persone interessanti. Tutti lì per necessità e con tanta voglia di andarsene in attesa di tempi e lavori migliori. Tutti a contare ore, minuti e secondi perchè la giornata finisca e si possano abbandonare le cuffie col microfono. Abbiamo già qualcosa in comune.
Dai, alla fine bisogna prendere tutto con filosofia, con una laurea in comunicazione, alla fine posso illudermi di restare sempre nel mio ambito e mi sento un po' importante quando dico "Sono Anna, posso organizzarle una raccolta?"
A presto per le prossime chiamate...
Gnigno trabalho

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1 Comments:

ehilà, agnigna!
ma come sono con te nta!
tieni duro, in questa vita precaria e campata in aria!
volevo solo precisare che nel tuo curriculum dimentichi un'esperienza importantissima, ovvero quella del panta. se non era un lavoro quello, be' allora portare pizze bollenti sopra il braccio battendo il record di 400 ostacoli sopra un pavimento scivoloso e con qualche pomodirino cirio spiaccicato qua e là ad arricchire l'impresa...senza contare i carabbbbinnieri che ci ostacolavano il tragitto, e le porte che ci sbattevano sul muso, e i cantanti da piano bar...
call center. credo sia veramente un'esperienza che ti forma. al pari della mia, quando confezionavo schiacciatine per undici ore di fila, senza la pausa pipì. robe da fare invidia ai cinesi.
call center. sarai bravissima anche in questo, agnola, tu al telefono mi sei sempre piaciuta un casino. tivibi.
grazie per aver postato di nuovo.
mac

 

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