Il fumo della sigaretta appoggiata al posacenere danza per la mia stanza. Leggero, isterico, morbido. La corrente passa furtiva e sottile da sotto la finestra e lo fa muovere sopra la mia testa. Rimango seduta davanti al mio sterile monitor in attesa di una tua risposta. So già che non replicherai. Ti conosco bene, come un DJ conosce i suoi dischi: sa sempre dove siano, non ne perde mai uno e conosce ogni singola traccia fina dal primo bit. Non potrebbe vivere senza. Io aspetto e tu continui a danzare, prentendi di ballare questo valzer con me, ma non mi hai nemmeno chiesto di alzarmi da questa sedia nell'angolo. Il monitor ancora tace, lo spengo. Accendo un'altra sigaretta e la danza riprende. Tutto balla, ma io resto ferma immobile nel mio angolo ad aspettare. Ad aspettare che il DJ cambi canzone.
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