domenica 29 ottobre 2006
♥ Sbatto la porta

Sono periodi strani questi che mi fluttuano intorno. Prendo coscienza di molte cose, di mie vicessitudini. E' come se stessi riaprendo gli occhi dopo molto tempo: sento sul viso i segni delle bende. Non potevo guardare ciò che avevo intorno, ma nemmeno guardare dentro me. Non riuscivo nemmeno a guardarmi allo specchio perchè allentarre le bende era impossibile. Il fatto di vivere un po' al buio, un po' seguendo le ombre mi aveva reso indecisa, un po' paralizzata e un po' preoccupata di quello che mi sarebbe successo. Ora ho tolto le bende, forse un briciolo d'indecisione è ancora lì vigile e costante, ma perchè sono io di base. Come dicevo alla mia cugi: noi di base siamo sempre noi, ma ci evolviamo, no? Cambiamo, perchè è nel cambiamento che sta l'evoluzione. Ecco, questa mattina quando ho aperto gli occhi mi è come arrivata una folgorazione: basta! Faccio un altro taglio: do un taglio alle cose che si sono intromesse nella mia vita negli ultimi due mesi, perchè non valgono. Non valgono quanto valgo io, perciò goodbye. Parlando con la mia maura, abbiamo preso coscienza di quanto valiamo. Senza superbia, nè snobbaggine: semplicemente abbiamo constatato che ognuno vive su diversi livelli e, ultimamente abbiamo notato spesso queste diversità. Abbiamo visto quanta gente ci sta al di sotto e, senza dubbio quanta gente ci sta al di sopra. Niente di personale. In modo naturale - così semplice che quasi mi vergogno ad averci messo tanto - ho compreso che non mi servono certe persone attorno a me. Semplicemente non mi interessa più aggrapparmi a qualcuno, che non vale quanto me. Mi interessa solo aggrapparmi ai miei nuovi occhi. A me. E basta.
Ora resto qui, col mio ghigno a metà tra strada tra la sopresa, la delusione e la soddisfazione. Resto seduta su questa sedia. Ancora pochi attimi, prima di alzarmi e uscire, sbattendo la porta.
Anna
"The doors we open and close each day decide the lives we live"
Flora Whittemore
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