sabato 2 dicembre 2006
♥ Viaggi in treno

Banale. Viaggiare in treno sembra una cosa banale. Compri il biglietto (ma anche no), lo obliteri (dal latino ob-littera "cancella la lettera"..?), aspetti sul binario numero tre, stando ordinatamente dietro la linea gialla che ti separa dal pericolo (non sarebbe bello avere sempre una linea gialla che ti tiene lontano dal pericolo? O almeno ti avvisa?) e aspetti. La maggior parte delle volte attendi sbuffando perchè i treni sono sempre in ritardo; altre volte sbatti i denti perchè c'è un freddo cagnolone o sudi come un turco nella sauna perchè ci sono 40 gradi e sono le due del pomeriggio. Fin qui, tutto abbastanza consueto e già visto. Il divertimento arriva quando si sale. Wow. Se non hai preso a botte qualcuno per rubargli il posto, ti ritrovi seduto su un seggiolino improponibilmente scomodo verde, blu, grigio, rosso e cerchi di trovare una posizione che almeno non ti faccia venire il mal di schiena. Pensi di avercela fatta, ma devi ancora fare i conti con I COMPAGNI DI VIAGGIO. Eh, sì. Eccola la straordinarietà dei treni: non sai mai quale tipologia di essere umano dividerà con te una porzione della tua vita, qualche ora sui binari della TAV. A me è capitato un po' di tutto: l'indiano che odora di kebab (kebap? kepab? chebab? checaz?) alle 9 di mattina e ti fa venire lo sbocco immediato, anche perchè non ti molla dalla prima all'ultima fermata. Il cinese che telefona per due ore, si altera, diventa dolce e mansueto, si scompone e si ricompone, il tutto nella sua lingua impossibile. Che belli i cinesi, io vado controcorrente e li amo. Sì, perchè i lineamenti dei cinesi sono fantastici. MADE IN CHINA I LOVE U! Poi mi è capitato lo sborone manager cravatta e calzino uguale con il laptop: sì, ha tirato fuori il suo portatile - per altro di qualità scadente, ascolta un cretino, io me ne intendo! - e si è messo a fare grafici su excel, MA DOVE VUOI ANDARE? Dai, smettila di far finta di conoscere office, sei solo uno sborone. Poi mi è capitato il militare che ci ha provato senza sosta, nonostante timidamente abbia provato ad accendere il lettore Mp3 e a mettermi le cuffiette; nonostante abbia tirato fuori un libro e abbia iniziato a leggere: si sarà accorto che non lo cagavo? Dubito perchè continuava a parlare! Scusate ma ho un po' l'allergia verso le armi e verso i militari. Poi mi è capitata la signora snob, truccata e dipinta come un affresco, che pulisce tutto il sedile con i fazzoletti e non si appoggia per tutto il tempo allo schienale, rimane col grugno storto e acido guardandosi intorno in cerca di approvazione, sperando che qualcuno condivida la sua insofferenza verso il sudiciume. Splendida. Ma uno dei migliori che mi è capitato è stato un ciccione oversize che non stava dentro al suo seggiolino e si prendeva anche metà del mio: praticamente io ero schiacciata contro il finestrino e facevo le facce ai passanti fermi ai passaggi a livello, alitando sul vetro e costretta in posizione plastica.
Che bello viaggiare in treno. Dai, alla fine è molto romantico guardare fuori dal finestrino, farsi i filmini mentali e sospirare. Ascolto sempre la musica in treno e avrò già collezionato circa 2 milioni di film e corti. Bello bello bello.
Peccato che se quello di fianco non si lava, la poesia svanisca nella speranza che un giorno si metta il deodorante.
Agnolino FS
Che bello viaggiare in treno. Dai, alla fine è molto romantico guardare fuori dal finestrino, farsi i filmini mentali e sospirare. Ascolto sempre la musica in treno e avrò già collezionato circa 2 milioni di film e corti. Bello bello bello.
Peccato che se quello di fianco non si lava, la poesia svanisca nella speranza che un giorno si metta il deodorante.
Agnolino FS
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