venerdì 23 febbraio 2007
♥ Caduta

La parola che mi sento di appiccicare come un post it sul frigo a questi ultimi giorni è: caduta. Sì, sì. Proprio quella che fai quando inciampi nell'entrata di un supermercato e un barbone ti raccoglie. Oppure quando ti ubriachi, non vedi gli ostacoli lungo la via e...PUM! Cadi. Un'altra brutta caduta è quando pensi di avere qualcuno accanto, pensi di avere un sostegno e, invece, non ce l'hai. Quando te ne accorgi, però, è troppo tardi: sei già col muso per terra. No, tranquilli non sono caduta, anzi resto decisamente in piedi ultimamente. Sono atletica e agile come un fuscello, ma intorno a me molte cose crollano. Romano è crollato. Porca vacca. Io che col naso tappato l'avevo votato, io che speravo avrebbe vinto alla grande, io che speravo avrebbe fatto la cosa giusta, io che...Mannaggia, nemmeno sta volta ci è andata bene. Altre speranze distrutte e dissolte come i gas della IES nell'aria. Cosa facciamo adesso? Rimpastatina? Rimescolatina? Berlusconi di nuovo? No dai, cerchiamo di mantenere la calma. Respiriamo e speriamo. Ma c'è ancora qualcosa per cui sperare? Britney Spears è caduta. Ebbene sì, entra ed esce dalle comunità di recupero. Voglione levarle i figli. Si è rasata i capelli e si è fatta nuovi agghiaccianti tattoos. No, ragazzi, non si ride, sono cose serie. Anche le pop star hanno un cuore.
A Napoli, invece, cadono i pali della luce. Per fortuna sta volta nessuno ci è rimasto sotto. Tiriamo - almeno in questo caso - un piccolo sospiro di sollievo. Ammappa quante cose crollano, quasi non riesco a tenere il conto. Che sia ora di comprare qualche rete di sicurezza? Che sia ora di inventarci un modo per salvarci le chiappe? Be', direi proprio di sì.
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