giovedì 5 luglio 2007
♥ Guardarsi allo specchio
Mi affaccio curiosa e intimorita allo specchio. Mi rivedo dopo ore di passione, dopo aver oltrepassato il confine, consapevole di non poter più tornare indietro. Intontita sbatto le palpebre forte, do una sbriciatina e mi chiedo: "Be', tutto qui?!" E provo a ridere. Rido dentro e fuori, anche se fuori non si vede perchè la mia faccia ha lasciato il posto a due guance gonfie botulinate e due labbra alla Alba Parietti. Guardo il mio profilo alla francese - come tutti continuano a dirmi - guardo l'impatto che la nuova immagine ha sulla mia mente. Grandioso. Sono troppo contenta. Sotto quella pelle gonfia ci sono sempre io e anche se la faccia adesso è in pari e aggiustata, è sempre la mia. Per fortuna. E' strano. Solo qualche ora fa ero seminuda sul lettino e attendevo davanti alla sala operatoria. Cercavo di respirare lentamente e ricacciavo le lacrime che mi si presetavano all'improvviso. Un attimo di panico, poi basta. Ho riso di nuovo guardando la flebo. Convincendomi che non avrebbe fatto male e se lo avesse fatto, avrei stretto i denti (ahahah!) e sopportato in silenzio (ahahah!). Per fortuna l'anestesista era fuorissimo e bravissimo, e mi ha fatto dormire come un ghiro. Chissà se ho sognato qualcosa...Continuo ad ammirarmi e timidamente mi tocco. Non sento niente. Faccia paralizzata. Passerà. Avrei voglia di mangiare una pizza, alzo gli occhi al cielo in segno di sottomissione e rassegnazione, anzi oserei dire di mutismo e rassegnazione UUUUUAHAHAHAH! Torno al mio letto numero 4, guardo la vecchietta al mio fianco che la notte prima voleva entrare nel mio letto credendo fosse il suo, che grande nonnina sprint. Beata gioventù.
Tante facce amiche sono venute a trovarmi, vi ringrazio, sapete chi siete. Mi avete fatto vivere il tutto come una cosa leggera, mi avete fatto capire sempre di più che i legami veri nel momento del bisogno, si vedono, si sentono e ti sorreggono. Grazie per la lavagnetta, per i libri, le riviste (soprattutto Cioè), la settimana enigmistica, i succhi di frutta, le cannucce e le risate che mi facevano tirare "la struttura".
Vi ho amati tanto e continuo a farlo, sorseggiando il mio frappè al cioccolato.
Sono di nuovo a casa. Finalmente.
Gnigno a bocca chiusa
ma nanooo..è da lunedì che continuo a guardare il tuo blog con la speranza di trovare un nuovo post in cui ci comunichi di essere soddisfatta!
finalmente l'hai scritto...e anche se ero sicura che lo fossi, adesso che l'ho visto scritto mi sento sollevata!
complimenti per la tua forza, per la tua determinazione e per averci fatto ridere anche quando saremmo dovuti essere noi a far ridere te!
sei sempre il mio agnigno! più bella che mai!
t adoro.
Bentornata sul blog, Alba P. (ma non era melissa P.? mah!)Appena rientrata da casa tua mi sono messa alla ricerca del mitico intervento di Le Fort, ma x ora non ho trovato nessuna spiegazione illuminante. Ma non mollo, cosa credi? ti farò sapere..
nel frattempo ti ricordo che il tuo profilo alla francese ha convinto tutti, stai davvero davvero bene!!
a questo punto posso ritornare a controllare il blog come prima, no?
un bacione grosso, tua Lella P. (questa P è proprio ricorrente se ci pensi bene...)
Grazie Gnigno!!!
Ci stai donando la tua solita autoironia, il tuo nuovo soprannome e la tua grande verve!!!
W l'alba (P.)!!!
M sento in difetto verso di te per non essere riuscita a passare a trovarti, eppure non posso non scriverti qnt sn contenta x te e qnt nn vedo l'ora che torni a fare le 6 del mattibno cn noi!
Dal bel fighino che t stiamo aspettando a braccia aperte!!!
vale.
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