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sabato 21 luglio 2007

♥ Cosa farai da grande?

Spesso mi trovo a dover fronteggiare questa delicata e annosa questione, ma non sono io a pormi il problema, sono gli altri. Solitamente alla domanda: "Che cosa stai studiando?", dopo aver detto con allegria e soddisfazione "Scienze della comunicazione" ottengo due possibili risposte. La prima è: "Ah sì vuoi fare la maestra!"...Con calma cerco di non irritarmi...NOOOO, FORMAZIONE e COMUNICAZIONE sono due parole diverse, con significati diversi e addirittura con corsi di laurea diversi. Non lasciatevi confondere dalla -AZIONE, io non farò mai la maestra, chiaro?! La seconda possibile risposta comprende una faccia perplessa, occhietti stretti e fa nascere nel mio interlocutore una domanda spontanea: "Comunicazione, uhm...e cioè?". Giunti a questo punto, mi armo di pazienza e sfodero - a seconda dei giorni, come i vestiti o il trucco - le risposte A, B, C, D che sono quelle che di solito mi vengono in mente.

A. "Mi piacerebbe lavorare nel campo della pubblicità". L'interlocutore felice sa cos'è la pubblicità, sorride e dice: "Pubblicità, figo!". E qua me la cavo da dio con solo pochi minuti di conversazione.
B. "Mi piacerebbe scrivere libri, magari romanzi" L'interlocutore rimane perplesso, non sa bene cosa dire, abbozza un sorrisetto inutile e mi dice: "Ah, libri. Be' è una strada difficile, no?" E io so benissimo cosa sta pensando il suo cervello malefico: "Ecco, un'altra futura disoccupata!" Grazie interlocutore per la fiducia che riponi nelle mie doti letterarie.
C. "Mi piacerebbe lavorare in un ufficio stampa". Qua anche se l'intelocutore non ha idea di che cosa sia un ufficio stampa, lo vedo sereno perchè conosce almeno il significato della parola "ufficio" e della parola "stampa" prese singolarmente. Mi sorride, mi fa l'in bocca al lupo e siamo tutti contenti. Me la cavo con 5 minuti anche 'sto giro e ringrazio il cielo.
D. "Mi piacerebbe fare la giornalista" Qua, mi gioco la carta del reporter d'assalto, di guerra, di cronaca, di quello che volete, ma lui cattivo come una biscia non coglie la passione brillare nei miei occhi e mi dice: "E' una strada complicata, hai sicuramente bisogno di aiutini e raccomandazioni". Io abbozzo un sorriso, mi invento un impegno, lo saluto e vado al bar a bermi una pinta.

Lo so, lo so che se le mie risposte A, B, C, D fossero state medico, ingegnere, avvocato, barista, ciclista o shampista la conversazione sarebbe stata più facile, ma a me le cose troppo semplici non piacciono e quei mestieri lì non interessano. Seguo quello che mi piace senza star troppo a guardare al dopo, forse sbaglio, forse no. Ma a fasi alterne, c'è qualcuno che mi vede occupata con la disoccupazione e qualche leggero dubbio mi sorge. Che facoltà del lello ho scelto? E se avesse ragione? No, dai non sa nemmeno cos'è un ufficio stampa, non può avere ragione. Mi tranquillizzo e penso che da grande farò sicuramente qualcosa che mi piacerà, ci metto tutta me stessa e ci spero davvero. So che mi dovrò inventare un lavoro, ma lo spirito d'adattamento non manca, perciò perchè preoccuparsi? Lo so anche io che con i libri non ci campi - a meno che tu non abbia inventato Harry Potter - lo so bene che il mondo del giornalismo è difficile. Lo so, lo so, ma se mi fossi spaventata, non mi sarei nemmeno iscritta all'università o non avrei scelto la mia facoltà. Insomma, il futuro è davvero così nero? Naaaaa.
Per ora ho deciso che continuerò a divertirmi a studiare le metamorfosi facciali dei miei interlocutori al suono di "Scienze della comunicazione", pensando che nel caso al calzificio un posticino per me ce l'avranno...Ma poi un'altra domanda mi sorge spontanea: quand'è esattamente che si diventa grandi?
Gnigno

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3 Comments:

Cara la mia scienziata della comunicazione, devo ammettere che il tuo post mi ha colpita!Io sono, a differenza tua, dall'altra parte, ovvero tra quelli che sanno quale sarà il loro lavoro (ovvero, doctor). E' vero che se qualcuno mi chiede cosa farò da grande, la conversazione risulta facile, eppure sono convinta che questo non sia un mio vantaggio..
Ti ammiro per la tua scelta, che appoggio spassionatamente perchè, diciamolo, sei proprio brava come comunicatrice!E ti ammiro per aver scelto una facoltà che non ti dà certezze assolute, ma almeno la speranza di fare ciò che vuoi veramente. Fidati, l'interlocutore che non capisce, che abbassa gli occhi e cambia argomento, E' UN IDIOTA, e sicuramente NON HA RAGIONE!quali sono le sue argomentazioni? che sarà difficile trovare lavoro?'bè, applauso direi, trovare lavoro oggi non è facile per nessuno, nè per chi si laurea in scienze della comunicazione, nè per giurisprudenza, ingegneria, lettere, lingue...persino medicina, che se ti va male puoi arrivare all'impiego fisso a 35 anni (comodo, no?).
Quindi, l'interlocutore idiota ha scoperto l'acqua calda! Tu invece hai scoperto che seguire i tuoi sogni sarà la cosa che ti darà più soddisfazione!!
Può essere molto stimolante non sapere dove andrai a finire, può essere eccitante "inventarsi" un lavoro...dal canto mio, questa è una delle cose che più mi mancano da quando ho intrapreso quella strada sicura. Quasi quasi..mi invento un po' anch'io il mio lavoro futuro..mi lascio aperte delle strade, cerco percorsi alternativi e non do nulla per scontato.
Ma in questo tu sei in assoluto vantaggio!
T'amo,
tua Lal P.

 

Cara...mi rivedo un po' nella descrizione di una conversazione tipo riguardo al mio futuro, ma cosa vuoi farci...quando parli con gente che non capisce una mazza è normale sentirsi in imbarazzo (per loro)!!ad ogni modo, anch'io sono piuttosto fiduciosa sul futuro e ho imparato che quando qualcuno mi chiede cosa studio gli intavolo direttamente tutte le oppurtunità lavorative, così non gli lascio tempo di dire sborate, e buona notte!!
ce la faremo tesor, vedrai!
bacchio.

 

tesoro..sai che sei il mio mito..e ti posso capire molto bene perchè
1: quando dico ingegneria gestionale tutti mi guardano e mi rispondono...che cappero è?l'economista???
2: io sembro far parte della categoria di quelli che sanno già che andranno a fare, ma come tu sai....purtroppoo non è così...
Detto questo...tu riuscirai bene in tutto quello che farai, perchè hai una solarità e una forza d'animo davvero rare...per conculdere..che poi si dice che sono troppo smielensa e invece devo mantebere la mia aurea da stronza...non so quando si diventa grandi...forse però quando hai una settimana all'anno di ferie..inizi ad aver paura di esser quasi diventato grande...bacio amor..ali o transilvania, come vuoi tu...

 

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