martedì 16 ottobre 2007
♥ La compagnia dei Comodini
Resto ferma a guardare il soffitto sbuffando e maledicendo le mie malsanissime idee di cercare nuove avventure. Sono qui coperta da un misero lenzuolino in una stanza con 45°C e accanto a me c'è un esemplare di homo erectus. Definirlo sapiens mi sembra eccessivo, ma anche erectus forse non è la definizione migliore. Dopo incontri e sguardi infuocati siamo arrivati qui. All'ora X, al settimo cielo, al momento clou di ogni relazione lunga o improvvisata che sia e lui, cosa fa? Dorme. Sì, sì, beatamente ha chiuso gli occhi, si è girato (mi ha voltato le spalle, capito?) e mi ha lasciata con tanti cari saluti. Devo essermi persa un passaggio, forse lui aspetta l'ora Y, chi lo sa. Incredula e scioccata, resto immobile e gli unici pensieri che mi passano per la testa sono in ordine sparso:
- procurarmi una clava - essendo lui homo erectus, in casa ne avrà una per forza - dicevo procurarmi una clava e riempirlo di botte
- prendere il suo adorato pc ancora acceso, scaraventarlo a terra e saltargli sopra a mo' di danza della pioggia
- alzarmi, riprendere le mie cose e fuggire, senza dimenticarmi di dar fuoco alla casa prima di chiudere la porta.
Purtroppo nessuna di queste possibilità è attuabile, perchè la parte razionale e buona che è in me me lo impedisce e perchè non trovo clave, rispetto i pc altrui e non saprei dove cazzo andare a quest'ora di notte da sola col rischio di essere presa dal primo maleintenzionato che passa. Si sa viviamo in un mondo crudele. Così crudele, che mi rilega qui. "Non è possibile che stia succedendo a me, no, a me no!". Il cervello si consuma cercando una soluzione, ma non la trova finchè non vede il suo comodino. All'improvviso, tutto mi è chiaro. Ho scoperto perchè erectus non è eretto e perchè io sono insoddisfatta: il comodino ha più sex appeal di me. Questo simpatico esemplare d'arredamento di faggio, con ogni probabilità comprato all'IKEA e montato bestemmiando, mi batte in fatto di fascino. Non c'è altra spiegazione. Lui è lì perfetto, impassibile con quell'aria da fai-da-te che mi guarda dal basso al basso. A me deve mancare qualcosa. Forse a me manca qualche vite o il cassetto cigola quando lo apri oppure io sono un comodino piccolo di quercia non proprio lucido con le manopole di una volta. Non so. Continuo davvero a pensare che oramai anche i comodini abbiano più chance di me. Guardando con odio quell'esserino marrone che contiene mille segreti, mi alzo e cerco di allontanarmi da erectus il più possibile. Conto il ticchettio dell'orologio, sperando che arrivi presto l'ora del primo bellissimo autobus che mi riporterà a casa, nel mio letto con il mio comodino fidato, che non vincerà mai la sfida con me perchè lui sì che mi vuole bene.
Ma come ci sono arrivata? Come ho fatto a ridurmi a competere con un comodino? Di chi è la colpa? Mia? Di erectus? Voi, non vi siete mai sentite come un comodino? O peggio, meno attraenti di un comodino? Ammetto che il faggio ha i suoi pregi, ma perchè deve fare lo splendido proprio contro di me?
La luce inizia a filtrare dalla tapparella, è giunta l'ora per me di scivolare fuori da questa brutta esperienza. Alcuni la chiamano ansia da prestazione, agitazione da ora X, io la chiamo voglia di comodino o ansia da comodino (a seconda del ruolo che avete all'interno della coppia). Faccio proprio così paura? O forse non sono io il vero problema?
Gnigno
P.S.= I fatti narrati sono in parte inventati, in parte no. E quelli in parte no risalgono a tempi lontani, quando ero giovane e piena di speranze...com'è palese ed evidente, le speranze sono svanite subito dopo!
P.P.S.= Se volete leggere qualcosa di decisamente divertente e irriverente, leggete Johnny Durelli oppure el fluxus vomitato (da oggi sono tra i miei blog-links e soprattutto nel mio cuore!)
- procurarmi una clava - essendo lui homo erectus, in casa ne avrà una per forza - dicevo procurarmi una clava e riempirlo di botte
- prendere il suo adorato pc ancora acceso, scaraventarlo a terra e saltargli sopra a mo' di danza della pioggia
- alzarmi, riprendere le mie cose e fuggire, senza dimenticarmi di dar fuoco alla casa prima di chiudere la porta.
Purtroppo nessuna di queste possibilità è attuabile, perchè la parte razionale e buona che è in me me lo impedisce e perchè non trovo clave, rispetto i pc altrui e non saprei dove cazzo andare a quest'ora di notte da sola col rischio di essere presa dal primo maleintenzionato che passa. Si sa viviamo in un mondo crudele. Così crudele, che mi rilega qui. "Non è possibile che stia succedendo a me, no, a me no!". Il cervello si consuma cercando una soluzione, ma non la trova finchè non vede il suo comodino. All'improvviso, tutto mi è chiaro. Ho scoperto perchè erectus non è eretto e perchè io sono insoddisfatta: il comodino ha più sex appeal di me. Questo simpatico esemplare d'arredamento di faggio, con ogni probabilità comprato all'IKEA e montato bestemmiando, mi batte in fatto di fascino. Non c'è altra spiegazione. Lui è lì perfetto, impassibile con quell'aria da fai-da-te che mi guarda dal basso al basso. A me deve mancare qualcosa. Forse a me manca qualche vite o il cassetto cigola quando lo apri oppure io sono un comodino piccolo di quercia non proprio lucido con le manopole di una volta. Non so. Continuo davvero a pensare che oramai anche i comodini abbiano più chance di me. Guardando con odio quell'esserino marrone che contiene mille segreti, mi alzo e cerco di allontanarmi da erectus il più possibile. Conto il ticchettio dell'orologio, sperando che arrivi presto l'ora del primo bellissimo autobus che mi riporterà a casa, nel mio letto con il mio comodino fidato, che non vincerà mai la sfida con me perchè lui sì che mi vuole bene.
Ma come ci sono arrivata? Come ho fatto a ridurmi a competere con un comodino? Di chi è la colpa? Mia? Di erectus? Voi, non vi siete mai sentite come un comodino? O peggio, meno attraenti di un comodino? Ammetto che il faggio ha i suoi pregi, ma perchè deve fare lo splendido proprio contro di me?
La luce inizia a filtrare dalla tapparella, è giunta l'ora per me di scivolare fuori da questa brutta esperienza. Alcuni la chiamano ansia da prestazione, agitazione da ora X, io la chiamo voglia di comodino o ansia da comodino (a seconda del ruolo che avete all'interno della coppia). Faccio proprio così paura? O forse non sono io il vero problema?
Gnigno
P.S.= I fatti narrati sono in parte inventati, in parte no. E quelli in parte no risalgono a tempi lontani, quando ero giovane e piena di speranze...com'è palese ed evidente, le speranze sono svanite subito dopo!
P.P.S.= Se volete leggere qualcosa di decisamente divertente e irriverente, leggete Johnny Durelli oppure el fluxus vomitato (da oggi sono tra i miei blog-links e soprattutto nel mio cuore!)
Etichette: arredamento, datemi da bere, sesso
mì so mia, ma cal fàt chì a'm par da conòsaral...
bravo Tone che ha spezzato il silenzio..gnigno mi hai fatto morire dal ridere..e per il resto...quel comodino lì non ha neanche un unghia della tua simpatia, bellezza e intelligenza..bacciiiii
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