Si torna. Sempre. Sul blog, da un viaggio, dall'amore grande. In una fresca mattina mantovana metto insieme le cartoline della mia vacanza marocchina e non solo. Metto insieme quello che mi ha bloccata in questi lunghi 7 mesi. Impilo con estrema diligenza i libri che raccolgono chi sono. Parlare mi ha fatto bene e il Marocco è stato grande anche per questo. Ho avuto orecchie aperte e animi gentili che mi hanno dato pacche sulle spalle e mi hanno consigliata al meglio. Ho avuto rassicurazioni del fatto che da NY nessuno torna indenne. Ho visto con occhi vivaci e sconcertati che essere donna può essere una croce da portare per tutta la vita. Ho assaggiato un po' di deserto di fronte all'oceano. Ho mangiato ostriche appena pescate, ho fatto 500 km in 8 ore riempiendomi gli occhi di immagini tribali, di luoghi fuori dal tempo dove si viaggia sull'asinello ma si beve Coca-Cola parlando al cellulare. Ho camminato per i vicoli delle medine sentendomi soffocare a volte. Ho visto le scuole coraniche e ho capito perchè è così difficile dialogare sia da un aparte che dall'altra. Ho ricevuto sguardi penetranti che mi hanno fatto sentire nuda e in colpa per essere così facilmente riconoscibile. Ho mangiato tajiin e cous-cous. Mi sono fatta chiamare Fatima e ho vissuto un po' nella cultura marocchina. Ho avuto 5 magnifici compagni di viaggio che come sempre hanno reso anche il cumino una spezia migliore. Ho visto cammelli, scimmie, cobra e fattucchieri. Ho contrattato sul prezzo di ogni cosa a volte sentendomi in colpa. Ho...Ho realizzato quanto sia la vita possa essere sorprendente se al tuo fianco ci sono le persone che ti capiscono con un solo sguardo.
Grazie a Mohammed Cous-Cous, Amina, Salema, Kadija e Aisha.
Vi amo!
FatimaEtichette: amicizia, estate, felicità, viaggi
Amauri, sono felice di essere in parte l'artefice del tuo ritorno! Questo viaggio ha regalato qualcosa a tutti noi... l'amicizia poi, quello è il regalo più bello!
Ti amo!
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