Il mondo dei supermercati è un microcosmo a sè. Da un po' ci lavoro dentro e sempre più mi rendo conto che tra i colori dei detersivi e gli yogurt magri 0 grassi, si nascondono centinaia di storie e relazioni che Beautiful in confronto ci fa 'na pippa! Prendiamo per esempio, le cassiere. Oramai faccio parte della categoria da un mese, rivendico un qualche diritto di anzianità e mi permetto di descrivervi mille e una vita da cassiera. Le mie colleghe - tremo un po' usando questo termine - sono simpatiche, chi più chi meno, ti danno volentieri una mano e non si risparmiano in petegules. Una è sempre molto truccata con una sorta di mascherone bianco sulla faccia che dovrebbe in teoria dare una mano al suo colorito cadaverico e che, invece, ahimè, peggiora le cose. E' molto simpatica, ma ammetto che il primo impatto visivo lascia un po' di stucco. Un'altra è più alla buona, poco trucco, ma tante lampade e a ogni bel fusto che si presenta le si presenta alla cassa, tira fuori il meglio del peggio dei commenti sessuali. Tutti rigorosamente in dialetto mantovano con quel nonsochè di retrogusto al lambrusco e risotto col puntèl. Un'altra invece urla. Sì, l'hanno dotata di corde vocali speciali che permettono di sentirla anche 25 casse dopo la sua. Almeno i vecchietti che vengono a fare la spesa, sentono bene il conto che gli spetta di pagare. Poi ci sono io, alle prime armi, che sudo freddo quando quella stramaledetta fotocellula non legge i codici a barre, che mi agito quando devo spiegare a un marocchino o a un indiano che se non hai la tessera, non hai le promozioni. Ci sono io che dialogo con un muto che mi chiede informazoni su una bicicletta: "intende il prezzo? Sì, sono 70 euro..." "mmmhhaammm" "Ah, intende la garanzia? Conservi lo scontrino ed è a posto" "mmmmhhheeeemmmm" "Ah, forse vuole sapere se va bene per sua figlia? Sì, ovvio" "mmmmhhhuuuummmm" "Bene, grazie e arrivederci!". Dialoghi semplici ma molto efficaci e non venite a dirmi che la comunicazione non verbale non funziona. Poi, scusate ma ci sono sempre io che trattengo rapporti brevi ma intensi con il maniaco dei wurstel. Costui compra ogni settimana almeno 15 confezioni (da 3) di wurstel, mi ha scelta come cassiera prediletta per tali wurstel e mi guarda con sguardo sessualmente attivo. Regolarmente mi dice: "Ti faccio contare, eh?" Io abbozzo sorrisi imbarazzanti e cerco di bloccare qualsiasi battuta che si arresta appena in tempo tra la lingua e i denti insieme alle risate. Poi vabbè, ci sarebbe anche quello che non ha la "S" e quindi non ha la teffera focio, perchè fe l'è tenuta fua forella....Insomma, se non è il parco giochi per i grandi, questo ipermercato, cos'è? E mi ritorna alla mente una cassiera della Pam...In realtà è un cassiere che si sente disperatamente LEI, ma è stempiato, ha i peli in faccia, la faccia tonda e sudacenta e fa chiaramente ribrezzo. Ogni volta che mi sento in difficoltà penso a Lui/Lei e mi consolo, almeno sulla mia sessualità non ho dubbi, poi sui codici a barre...quella è un'altra storia!
Gnigno alla cassaEtichette: datemi da bere, funny, ipermercato, minchiate
allora, posso commentare finalmente dato che (mi scuso coi gentili lettori per la premessa che non centra un caffiol con la vita da cassiera) ho tristemente riallacciato i rapporti con quel figl. di putt. lup. mann. cretinett. imbec. di YAHOO che dopo 4 mesi che non lo cagavo m'ha fatto il tiro mancino di cancellarmi tuuutte le mie email di anni e anni, lasciandomi così senza più tutte quelle parole di amiche amici amanti colleghi che mai avrei osato cancellare dalla memoria- perchè a loro ci tenevo più che ad un figlio. ancora devo riprendermi dallo scioc; cioè, uno torna dal plestocene e vuole farsi un tuffo nello spurioso passato coronato di email strappalacrime (lacrime di pianti e allo stesso tempo si risate esagerate) e plof!: non esiste più nulla. e sorge spontanea la domanda, dopo il trauma del plestocene: ma è forse mai esistito qualcosa? ma queste sono altre storie... piuttosto mi piacerebbe tanto sfogarmi e incazzarmi e sfoderare la mia linguaccia di DonnacciaDaNonFarIncazzareMai contro sto Yahoo, ma Yahoo ha giocato di nuovo un tiro mancino ancora più grosso: Yahoo ontologicamente "non è". Parmenide come avrebbe fatto al posto mio?
scusate, ma torniamo a noi, che finalmente siamo tornati: agnigno cassiera, la favorita del wurstelmaniaco...mi sento veramente vicina a te dopo aver assaporato in inverno un lavoro simile...mentre tu eri a nuova iorche a slinguazzare in uzbeco io ero la charlie chaplin di "tempi moderni" in una fabbrica di schiacciatine. attorno a me: rumeni senegalesi tunisini e qualche mantovano doc perfettamente stagionato, di quelli che il savoir faire lo tagli con un grissino.
brava gente per cui iniziare al mattino alle 5 ed uscire dallo stabilimento che già è buio dopo aver dialogato semplicemente con dei robot che fanno un gran rumore, e magari tornare a casa e aver la forza di portare avanti una famiglia, per questa gente tutto ciò è semplicemnte scontato.
volevo però fare un'osservazione. dico, ultimamente sto vivendo guancia a guancia con un povero disoccupato che oltre ad essere un po' un particolare, è pure un po' sfortunato, insomma calimero a confronto può tranquillamente fare lo sborone e tirarsela finchè vuole. ebbene, nel cercare anche i lavori più umili il mio amato disoccupato si trova sempre davanti qualche extracomunitario che già pasteggia bene in qualsiasi ambito lavorativo, e che ovviamente gli soffia sistematicamente il lavoro da davanti.
mi rivoglo dunque agli extracomunitari di tutt'italia (senza voler entrare in discorsi di politica; immigrati o no, stiamo parlando sempre e comunque di Persone che stanno vivendo più o meno quello che anche i nostri antenati emigranti vissero nei secoli scorsi)
quindi mi rivolgo a Voi,
Cari Extracomunitari:
ma con tutta la bella merce (statue, cibo, belledonne, panorami, capi firmati, politici...) che c'è da rubare qui in italia, ma proprio il LAVORO ci dovete rubare???!!!??? ma voi siete proprio dei cretini!
e qui chiudo, facendo i miei complimenti alla anna che tra le mille altre cose riesce pure ad essere una perfetta cassiera, perchè se al giorno d'oggi non ci fossero persone così elastiche, saremmo già tutti calati come mutande senza elastico.
grazie alla anna, un po' meno a yahoo-ma che comunque mi concede ancora di commentare su questo ormai storico blogghe.
(scusate sono stata lunga come la quaresima)
Udiu che sciopone! Uno apre la pagina dei commenti a un suo post cassierologo e guarda un po' chi si trova...la Mecche! Incredibile! Leggo con voracità ogni singola parola, rido, piango, mi emoziono e provo un friccico al core. Grazie Mac per essere tornata. Per favore adesso non scomparire subito. Aspetta, che so, quei 5-6 giorni, giusto per godere un po' di te. Per scriverti al tuo nuovo indirizzo email, per lasciare un altro segno della nostra amicizia, prima che yahoo ti tagli i fili nuovamente.
Ti abbraccio!
Non regalo un commento fiume come Framac ma volevo lasciarti un sorriso :o) come quello che hai regalato tu a me con il racconto (peraltro meraviglioso) di questa tua, ormai di lunga data, esperienza lavorativa! Sei grande sorellina.. Un bacione!
Che storie di vita...eppure io mi sento come quel povero disoccupato e credo che in fondo voi cassiere,quando incontrate certi fenomeni, alla fine possiate essere felici, perchè non c'è niente di più bello dell'avere la salute e un lavoro "fisso"....
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