martedì 25 novembre 2008
♥ La coscienza
Il termine coscienza deriva dal latino Cum-scire ("sapere insieme") ed indicava originariamente un determinato stato interiore. La coscienza è una funzione generale della capacità umana di conoscere, la coscienza morale è l'applicazione di questa funzione alla conoscenza di aspetti etici. Nell'etica, che presuppone l'esistenza di valutazioni a quella di un soggetto osservatore in cui queste possano formarsi ed esistere, la coscienza morale viene indicata come la capacità di distinguere il bene e il male e di agire di conseguenza. Essa viene legata indissolubilmente alla capacità del soggetto di giudicare sé stesso e indirizzare i propri comportamenti, e al conseguente sentimento di soddisfazione o di colpa. Al tempo stesso tale concetto presuppone una legge morale assoluta, alla quale la coscienza attinga il proprio giudizio, la quale alberghi nel fondo dell'anima di ciascun individuo, come una verità data. Perciò il concetto di coscienza morale, caro alla filosofia cartesiana e in generale al pensiero spiritualista, è invece trascurato dalle correnti materialiste, che preferiscono interpretare la coscienza in chiave psicologica, psicofisica e neurofisiologica.
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