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lunedì 4 maggio 2009

♥ Tira vento

Cammino per strada e i capelli mi si arruffano. Mi sento come un barboncino un po' spaesato in queste grandi vie semi deserte che mi ricordano tutto e niente. Ogni volta fatico per trovare un particolare che mi faccia orientare, che mi faccia sentire a casa. Piano piano le strade diventano familiari ma mai abbastanza. E' come se non volessi appartenere a questa città. Se le avessi chiuso la porta in faccia senza entrare, senza voler dare nemmeno un'occhiatina. Come un vagabondo di passaggio che ammira la sua bellezza un po' triste un po' sola e sa che se ne dovrà andare presto, perciò non ci si affeziona. Tutto bello, tutto pulito, tutto sterile. Non riesco a ritrovare un pezzetto di me qui. E faccio fatica. Mi servirebbe un interruttore, per sbloccare questo fastidio e alimentare questa mia poca convinzione. Dubbi prima di partire che restano incastrati tra i miei passi per strada. Alzo la musica , ma il vento mi si infila nelle orecchie e mi sposta anche i pensieri. Osservo un tramonto mozzafiato, mi scaldo un po', ma ancora vorrei essere altrove. Brutta sensazione la non appartenenza. Bello questo cielo nuovoloso che si sposta rapido per non farsi prendere e decide il tuo umore disegnando nuvole o regalandoti un raggio di sole tra i capelli. Il vento continua a tirare e so che cambierà. Anche io mi regalerò un raggio di sole. Prima o poi.
Gnigno on the road

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2 Comments:

Oh finalmente un post nuovo...lo attendevo con ansia!
In effetti mauri si era capito che nn avevi molta voglia di partire... in ogni caso stai facendo una nuova esperienza e questo è positivo...questi nuovi sentimenti ti rafforzeranno ancor di più...quindi, prendi il meglio anche da questa senso di non appartenenza!
ti abbracchio!

 

carissima gnigno in the wind. non è che per caso sei finita in russia, ne'? siamo sicuri che sei a strasburgo?
il tono del tuo scritto è così malinconico e profondo che neppure un pushkin ha mai saputo rendere questo senso di spaesamento e desolazione...
dove sono finiti i tuoi post demenziali, anna? mi mancano come ad un anfibio manca l'acqua!
e tu mi manchi come alla mortadella manca il grasso, come al lampione manca la lampadina. senza di te sono un frigo vuoto.

la città in cui ti trovi è strabella,cioè, strapulita,cioè strafrancese, cioè, insomma strasburgo!

un abbraccio forte forte. non lasciarti cadere, tieni duro!

fffmac

p.s.sbaglio o tra poco tuentifai?

 

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