domenica 29 aprile 2007

♥ L'ultima stella

Il mio argenteo guardare stilla nel vuoto,
Mai presagii che la vita fosse cava.
Sul mio raggio più leggero
Scivolo come su trame d’aria
Il tempo in cerchio, a palla,
Instancabile la danza mai danzò.
Freddo serpente scatta il fiato dei venti,
Colonne di pallidi anelli salgono
E crollano di nuovo.
Che cos’è la silenziosa voglia d’aria,
Questa oscillazione sotto di me,
Quando io mi giro sopra i fianchi del tempo.
Un lieve colore è il mio movimento
Ma mai baciò il fresco albeggiare,
Mai l’esultante fiorire di un mattino me.
Si avvicina il settimo giorno –
E la fine non è ancora creata.
Gocce su gocce finiscono
E si sfregano di nuovo,
Nelle profondità barcollano le acque
E si accalcano là e cadono a terra.
Selvagge, scintillanti ebbre-braccia
Schiumano e si perdono
E come tutto si accalca e si stringe
Nell’ultimo movimento.
Più breve respira il tempo
Nel grembo dei Senzatempo.
Arie vuote strisciano
E non raggiungono la fine,
E un punto diventa la mia danza
Nella cecità.

di Else Lasker-Schüler

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11:47
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venerdì 27 aprile 2007

♥ Amici di piazza Verdi

P.S. Il sito caccadura.com esiste davvero! Cliccate sulla foto e scoprirete un nuovo mondo!

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11:17
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♥ Riflessi

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11:12
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mercoledì 25 aprile 2007

♥ sMiLe

Giorno di festa per tanti motivi. Giorno di celebrazione di una nazione liberata. Giorno di sole caldo e teneramente estivo. Ci si spoglia tutti bianchicci e sballonzolanti. Si dorme fino a tardi o almeno ci si prova. Giorno in cui non voglio farmi domande, voglio solo assaporare quest’onda che mi travolge. Il vento viaggia e si posa sulla pelle provocando brividi ogni dove. Quante cose danno i brividi. Facce nuove mi si muovono intorno gentili e carine. La ruota gira e tutto cambia, e cambierà. Succede proprio così. Fotografo cose bizzarre per strada e facce alla Audrey Hepburn. Giorno pieno di sorprese. Giorno in cui non trovo un valido motivo per non sorridere.
A.

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20:18
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giovedì 19 aprile 2007

♥ Pause

Schiaccio pause. Sì, il tasto quello con le due lineette. Quello più equilibrato. Forse il più prezioso. Non è feroce come lo stop che ferma tutto senza possibilità di ripensarci. Non è veloce come rewind o forward che ti sballottano avanti e indietro, illudendoti che si possa tornare indietro e si possa vedere subito cosa c’è in avanti. Non è lineare e vitale come play che fa scorrere tutto in tranquillità. Schiaccio pause perché voglio poter bloccare per un po’ gli istanti. Quegli istanti dove “WOW” è l’unica cosa che riesci a pensare e a pronunciare. Quegli istanti che ti rubano il fiato e non te lo ridanno più. Quegli istanti che riesci a imprimere solo in una fotografia. Quegli attimi in cui tutto sembra possibile, e forse lo è davvero. Schiaccio pause per fermare i momenti in cui ti senti in una stanza sicura e niente potrà sfondare la tua porta, e renderti instabile. Per fermare l’attimo in cui due corpi si toccano e si conoscono per la prima volta. Per illudermi di poter bloccare quell’istante in cui nasce un sorriso, forse il più bell’istante che ci sia. Schiaccio pause per non perdermi nessun attimo. Nessun di quegli attimi in cui è racchiuso il segreto di tutto ciò che ci sta intorno. Schiaccio pause in fretta, perché tra poco sarà già il momento di ripremere play e continuare a far scorrere tutto, di continuare a vivere preziosi ed essenziali attimi.

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21:48
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martedì 17 aprile 2007

♥ Saluto il capitano Mac

Sono tornata nel mondo dei vivi. So che mi davate per dispersa. Da Pasqua senza più mie notizie, dev'essere stata dura. Ma eccomi, in gran forma splendente e brillante. Ieri sera gran festa dalla mia carissima amica Mac, che per l'occasione ha (in)vestito il ruolo di Capitano Mac. Grande cuoca, grande capitano 'sta ragazza. E' un po' una tutto fare e noi l'amiamo proprio per questo. (Mac, le palline erano solo un po' unte, ma erano buone, fidati!) Mi serviva una bella festicciola casalinga per riprendermi da una giornata d'esame intensa. Mi serviva stare con le mie compari. Come sempre avevo dietro la mia macchinina fotografica e ho scattato alcuni momenti di gloria. I soggetti sono un po' ripetitivi, ma se sono i più fotogenici, che ci posso fare?! Cmq sappiate che c'era anche altra gente oltre a noi donzelle, poi c'erano anche Bacco e formacchio. Insomma non mancava proprio nessuno! Grazie a ogni persona che mi ha fatto sorridere. Grazie ai volenterosi che mi hanno riaccompagnata a casa, anche se mi hanno fatto camminare come un cammello...Se fossi stata sobria, non avrei MAI accettato!

Vi voglio bene gente.
Agnolino

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14:53
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♥ Maternità latente

Guardo un corpicino respirare. Il torace largo come la mia mano va su e giù. Sento le manine che stringono la mia maglietta. Osservo questo miracolo dormire e respiro insieme a lui, per non disturbarlo. Lo guardo e gli accarezzo la testa: non c'è niente di più morbido dei capelli di un bambino, e che bambino! A volte mi viene da trattenere il fiato perchè la gioia è talmente tanta che vado in tilt. Sembra incredibile, ma quando lo guardo tutto sembra bellissimo. Ritrovo la semplicità e la grandezza racchiuse tutte in questo bimbo meraviglioso dagli occhi blu. La vita che crese e si trasforma. I primi sorrisi e le prime chiacchierate. Gli accarezzo la schiena e lo cullo. Continuo a fissarlo mentre dorme tranquillo e realizzo che, allora, le cose hanno un senso. Esiste davvero un valido motivo per vivere, per essere e per amare.
A.

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14:13
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martedì 10 aprile 2007

♥ Pasqua con i tuoi

Ciao amici,

e allora come andiamo? Tut ben? Io sì, ho passato le allegre vacanze di Pasqua a casina bella con i miei, il mio fantastico nipote e le amiche di sempre. Mi sono quasi rilassata e ho quasi mangiato poco, il che ha dell'incredibile! A voi come sono andate le vacanze? Avete rotto le uova? O qualcuno le ha rotte a voi? Da domani si riprende la vita universitaria e tiro un respiro di sollievo. Ma prima di abbandonarvi per respirare, vi lascio alcune foto di momenti di vita vissuta in 'sti giorni.
Vi abbraccio forte
Gnigno

P.S.= Sono le prime foto di Giacomo, in esclusiva, chiedete il permesso se volete salvarle sul pc, nè???

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15:10
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mercoledì 4 aprile 2007

♥ La notte prima di

C'è sempre una notte prima di. La notte prima di partire. La notte prima di incontrarsi. La notte prima di un colloquio di lavoro. La notte prima degli esami - ormai banale, ma c'è pure quella. C'è sempre un prima di. Ore d'attesa che ti separano da avvenimenti significativi o magari inutili, ma come fai a saperlo prima? Ore in cui ti chiedi come sarà, che ti chiedi se sarai all'altezza, se ti convenga farlo, se... Ore che segnano il confine. Ecco, per me questa notte dall'aria nuovamente primaverile, è una notte prima di. Eh sì, perchè domani si cambia casa un'altra volta. E lo dico usando un impersonale "si", perchè scrivere IO cambio casa ancora, mi fa un po' paura. Perchè la casa è una roba grossa. Se sbagli casa, sei nella caccona. E poi sai sempre ciò che lasci, ma non sia mai ciò che trovi. Con questo non voglio mettere in allarme le mie future coinquiline, perchè se non avessi avuto "a pelle" una buona impressione di loro, non mi sarei nemmeno mossa. Quello che voglio dire è che sono incastrata nel mezzo di due sensazioni contrastanti. Da un lato mi spiace tanto lasciare questa casa, piena di gente che mi ha accolto e che mi ha fatto sentire parte di una famiglia tipicamente italiana caciarona, simpatica, disponibile e allegra da nord a sud. Ma dall'altro lato sono anche elettrizzata all'idea di appendere foto in una nuova camera, conoscere altre persone, partire ancora una volta da zero, farmi un nuovo "gnalin" (agnolin) tra altre mura. Sto lì nel mezzo, sperando che troppe cose non cambino e sperando che vada tutto bene.
Prima di chiudere, ci sono i doverosi ringraziamenti da fare alle belle persone che lascio: Cesca, è arrivato il momento numero 2 di separarci, a novemebre c'era andata male, speriamo che sto giro vada meglio! ;) Scherzi a parte, avrei mille parole da scrivere e da dire, ma sono tutte ingarbugliate nel mio cuoricino, perciò grazie per tutto: il supporto, le risate, l'alcool, il formacchio, i ritrovi in cucina la mattina per fare colazione, i ritrovi al bagno prima di dormire...Insomma grazie per la tua preziosa amicizia. Nunzio, grazie per essere stato una scoperta: sapevo che eri una bella persona, ma vivendo insieme ho avuto anche la conferma concreta che la Cesca ha fatto un gran goal ad accalappiarti, sei grande! Grazie per la disponibilità, la gentilezza e i cornetti! Fra, sei un'altra bella scoperta: è stato un piacere stare a parlare con te, scherzare, guardare i film sul tuo divano e parlare dei nostri casini di cuore..che razza buffa gli uomini, non trovi?! Luca, anche se non abbiamo fatto in tempo a conoscerci molto, è stato un piacere vivere con te ascoltare la tua chitarra, la tua batteria e la musica jazz! Sponzi (detto Ale), praticamente non abbiamo vissuto mai insieme per più di 24 ore di fila, ma per i ringraziamenti non risparmio nessuno, perciò grazie per le belle feste che organizzi e per la tua simpatia.

Dicono che la notte porti consiglio, io spero di riuscire a dormire in questa notte prima di che mi rende malinconica ed euforica. Grazie e in bocca al lupo a todos.
A.

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martedì 3 aprile 2007

♥ Musica di sottofondo

Vi è mai capitato di sentire una canzone dopo un po' di tempo che non l'ascoltavate? Una canzone che avete appiccicato ad un preciso momento della vostra vita. Una canzone che parla di voi più di quanto lo possa fare uno sguardo? A me oggi è capitato. Senza allarmi, nè fari lampeggianti, senza avviso. E' partita dalle casse dello stereo. E mi sono sentita fuori posto. Mi sono sentita quasi senza identità. Perchè quella canzone mi ricordava giorni che mi sembravano infiniti. Mi ricordava una persona triste, convinta di non farcela. Mi ricordava di quando l'irrequietudine mi accompagnava fedele dal giorno alla notte. Ho iniziato a cantare e a fischiettare il ritornello. Per fortuna anche le carte d'indentità scadono. E per fortuna ora ne ho un'altra con una faccia spiritosa che mi ricorda le emoticons del messenger. Continuo a fishiettare lasciando che quella canzone diventi solo un insieme di note intercambiabile da qualsiasi altro. La lascio lì per la prossima volta che l'ascolterò, per la prossima volta che la canterò sorridendo, quando sarà diventata semplice musica di sottofondo. Niente di più.
A.

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