sabato 19 luglio 2008
♥ Attese
Ci sono tanti tipi di attese. In un mio precedente post avevo illustrato l'attesa dal dentista, quel piccolo ma significativo microcosmo che è la sala d'attesa, anticamera dell'ispezione orale. Ma non c'è solo quell'attesa. C'è l'attesa assonnata alla fermata dell'autobus al mattino, c'è l'attesa del taxi sotto la neve che spesso con simpatia non si ferma. Poi ti tocca aspettare gli amici ritardatari o aspettare in coda sotto il sole cocente perchè di chi ti ha dato la patente sono piene le strade. Aspetti, anche, di diventare grande, soprattutto quando sei adolescente, quando vivi quella fase di transizione: capisci un po' come va il mondo e ne vorresti sempre più, ma non te lo concedono perchè non sei ancora maggiorenne. Serve aspettare e non bruciarsi le tappe subito. Lo dice una che ha sempre fretta, che è prennemente sui blocchi di partenza pronta a sfrecciare via. Lo dice una che è nata in 8 mesi tanta era la voglia di uscire e vedere al di fuori del pancione. Attendere rafforza lo spirito, allena l'animo a godersi con calma le cose e a fare mill progetti sul futuro. Lo so a volte rompe un po' i cosiddetti, ma fa parte del gioco. Io ho aspettato per più di tre mesi di ritrovare una delle cose più preziose della vita. Ho sofferto, ho battuto pugni sul tavolo e ho versato lacrimucce. Ma ho resistito, ho avuto pazienza e tra poco sarò ripagata. Ora non mi resta altro che aspettare stasera...Alla fine il punto è sempre attendere il proprio turno, tanto si sa, prima o poi arriva.
Gni'
Gni'
Etichette: calamaio, emotions, riflessioni
♥ Voltare pagina di un vecchio libro impolverato.
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martedì 15 luglio 2008
♥ Marocco, mon amour

Grazie a Mohammed Cous-Cous, Amina, Salema, Kadija e Aisha.
Vi amo!
Fatima
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♥ Nel mio Paese
Nel mio Paese c'è il mare, la montagna, la collina e la pianura. Nel mia Paese c'è l'arte da mozzare il fiato. Nel mio Paese c'è il cibo buono, ci sono la pasta, la pizza, il vino. Nel mio Paese c'è tanto sole e spesso il cielo brilla di un azzuro intenso. Nel mio Paese ci sono tanti Paesi tutti insieme che spesso sono in conflitto, ma che solo insieme possono fare qualcosa di buono. Nel mio Paese c'è la spazzatura per le strade che fa puzzare anche l'anima. Nel mio Paese chi comanda può fare quello che vuole e può governare "tranquillo" per almeno 5 anni, se va male anche di più. Nel mio Paese puoi diventare Ministra in due anni se hai una buona ars orandi. Nel mio Paese puoi essere schedato perchè sei un bimbo rom. Nel mio Paese c'è poca memoria storica: non ci si ricorda che ci siamo già passati e che per un ventennio un altro nano malefico ce l'ha messo nel patao. Nel mio Paese se non sei un servo del Padrone, sei comunista e politically scorrect. Nel mio Paese ci si fa da soli. Nel mio Paese si baciano ancora tante mani e le labbra ormai sono quasi senza saliva. Nel mio Paese c'è il mare, la montagna, la collina e la pianura. Ma per me non sono abbastanza e molto probabilmente non starò ancora a lungo nel mio bellissimo Paese.
Etichette: disgusted, gioie e dolori, politics, riflessioni
♥ Voltare pagina di un vecchio libro impolverato.
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