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venerdì 25 gennaio 2008

♥ Notizie dall'Italia

Che vergogna. Sono disgustata. Da questa parte del mondo leggo e vedo quello che è successo in Parlamento oggi. E ho il vomito. Nel luogo "sacro" (tra molte virgolette) della democrazia si sputa, si stappano bottiglie di champagne, ci si insulta e si fa come se si farebbe nella tipica osteria di quartiere, giusto per citare Marini. E adesso? Cosa succederà? Con questa assurda legge elettorale non credo che andremo molto lontano. Ma purtroppo il problema non è solo la legge elettorale, anzi fosse solo quella, forse ce la si potrebbe anche cavare. Il problema sono quei faccioni che stanno seduti sulle seggioline, quelli che sputano, quelli che fanno i ministri della giustizia e non sanno nemmeno che cosa sia la giustizia, quelli che vanno a braccetto coi mafiosi, quelli che hanno tante televisioni e tanti soldi. Sono loro il nostro grosso, immenso, devastante problema. Da italiana momentaneamente all'estero mi vergogno e in questo momento vorrei avere un'altra nazionalità stampata sul passaporto. Che schifo. Non cosa dire a chi mi chiede cosa stia succedendo nel nostro paese, forse perchè non lo so bene neanche io, o forse perchè lo so fin troppo e sono stanca. Stanca di vedere che siamo alle solite. Sembra non cambiare mai niente, sembra non esserci mai fine al peggio. Mi viene in mente una canzone degli Otto Ohm chiamata "Pizza e mandolino" che inizia più o meno così: povera terra mia in mano ai faccendieri agli urbanisti, i portaborse, gli avidi, a nuove solitudini...Povera, povera Italia. Non ti chiederò mai se davvero era questo che ti immaginavi...


gNYgno disgusted and ashamed

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03:59
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mercoledì 23 gennaio 2008

♥ Home Sweet Home

Sono passati già 11 giorni. Non mi sembra vero, qui tutto corre veloce e il tempo non fa certo eccezione. In alcuni momenti ho la sensazione di essere partita ieri da casa con il mio valigione pieno si speranze e progetti; altre volte, invece, mi sembra di essere qua da una vita. Ormai riconosco i palazzi, le strade e so più o meno esattamente dove devo andare. Conosco a memoria il tragitto della metro e spesso vado in giro col caffè extremely hot in mano, perchè come sempre sono in ritardo. New York sta diventando un po' mia. Ho una casa e forse per questo mi sento parte della città. Una bella casettina nel Queens circondata da altre casettine con la bandiera appesa fuori, per far vedere un po' i muscoli o forse per avere qualcosa in cui credere, per sentirti parte di quelle 50 stelline anche se ti chiami José, hai la pelle scura e parli meglio lo spagnolo dell'inglese. Nel mio nuovo quartiere c'è il mondo, come in tutta New York del resto. Mi giro e trovo un angolo coreano, dall'altra parte della strada greci, poi ancora italiani (noi italiani siamo ovunque!), andando un po' più in là ci sono i cinesi (loro sono davvero ovunque), poi accanto i russi...Insomma tutto un groviglio di razze e culture che convivono pacificamente (tranqui mamy, è una safe zone questa!). E poi ci sono io che cammino sempre con lo sguardo verso l'alto, col naso appicciccato al finestrino dei taxi per cercare di non perdermi nemmeno un centimetro di quello che ho attorno. Ci sono sempre io col mio pass dell'ONU, che mi fa un effetto strano e che mi fa vergognare, perchè nella foto ho una faccia da pirla gigante. Ci sono io freddolosa per la strada che maledico il vento che ti si infila sotto la giacca, trapassa la sciarpa, i guanti e tutti i tessuti che hai addosso. Ci sono ancora io al pub a bere con questi piacevoli estranei che stanno diventando ogni giorno di più degli amici, che mi parlano di terre lontane che muoio dalla voglia di conoscere. Che mi guardano con lo stessa luce negli occhi che ho io, quella di chi è sempre in corsa, sempre alla ricerca di qualcosa. Mi guardano con gli occhi di chi ha potuto e voluto scegliere di mollare tutto per un po': la famiglia, gli amici, la propria hometown per girare il mondo e farsi aprire la mente. Sono felice, sì. Ogni tanto mi prende un po' di nostalgia, ma niente panico: le persone importanti sono con me sempre e comunque. Stasera penso alle mie donnine che stanno per prenotare un biglietto aereo per venire qui tra un mese. Che gioia, non vedo l'ora di avervi qui e di dividere con voi questa grande mela. Stasera penso anche tanto al mia papà che domani dovrà affrontare una dura prova e mi si stringe il cuore al pensiero di essere così lontano, di non potergli accarezzare la barbona e dargli un bacione grande. Lo posso fare solo virtualmente, so che comunque gli arriverà, ma si sa, non è la stessa cosa. Sei forte pabà, non mollare, vedrai che passerà tutto alla svelta e tra poco sarò di nuovo lì a rubarti i libri per metterli nella "mia" libreria!
Stasera resto qui nelle mie pantofole, sbadigliando e pronta per andare a dormire...aspettando la sveglia all'alba di domani quando alzandomi guarderò dalla finestra i palazzi al di là del fiume e sorridendo andrò al lavoro.
gNYgno

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23:21
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martedì 15 gennaio 2008

♥ Cold hands warm heart

Tanti piccoli esseri umani corrono come schegge impazzite nei sotterranei della metropolitana. Caffe' bollenti tra le mani, auricolari nelle orecchie, libri, giornali e persino laptop per passare il tempo nella subway. Sono queste le cose che vedo non appena mi immergo nella mia prima giornata di lavoro. La prima giornata lavorativa di questa mia vita newyorkese. Non mi sembra vero di camminare per le avenues non da semplice turista, ma come piccola parte della citta'. I palazzi sono cosi' enormi che ogni minuto mi domando: ma come avranno fatto a costruirli?
E come avranno fatto a costruire il palazzo di vetro? Mentre ci entro dentro ho i brividi dall'emozione e come me credo anche gli amici che mi sono fatta da poco. Anche loro un po' spaesati, lontani migliaia di chilometri da casa, in cerca di una nuova casa, ma entusiasti di iniziare quest'avventura nell'organizzazione mondiale forse piu' importante che ci sia. Tutto all'interno e' luminoso, spazioso, enorme, caldo. Tutti sono molto gentili e ti danno indicazioni accompagnadole con un sorriso. Sembriamo tutti dei ragazzini il primo giorno di scuola e mi sembra di essere ancora una matricola. Sono dannatamente felice di essere qui. La giornata corre veloce tra presentazioni, caffe', consigli e risate dall'accento strano. Risate da ogni parte del mondo. Qui c'e' davvero tutto il globo ed e' forse la cosa che piu' mi lascia a bocca aperta. Tante razze, tanti occhi di forme diverse e tutti messi sullo stesso piano, tutti uguali, tutti che possono fare qualcosa per migliorarsi e migliorare il posto in cui viviamo. Sarebbe bello se si potesse creare un ambiente cosi' ovunque.
La giornata e' quasi finita, una birra la pub per conoscerci meglio e poi, a casa perche' sono distrutta. Sbaglio spesso strada perche' non so orientare la cartina e cammino come un cammello tutti i giorni. Saro' geniale, ah?
Che dire?! If you can make it there, you can make it anywhere...
Vostro
gNYgno

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22:36
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sabato 12 gennaio 2008

♥ Finally in NYC

Dopo mille avversita', una truffa, rifiutata da mille ostelli con una valigia di 32 kg (si lo so, forse ho esagerato!), l'AgNYgno ce l'ha fatta ed e' piu' o meno sistemata in quel di NEW YORK!
Oggi sono andata un po' in giro, ho camminato per Times Square, ho visto qualche palazzina interessante come l'Empire State Building e mi sono sentita come in un film. Non mi sembra ancora vero di camminare per le strade di New York. Mi sembra quasi tutto finto...OH MY GOD! A volte davvero penso di essere in un'altra dimensione. L'unica pecca per ora e' che non conosco nessuno e non parlare per cosi' tanto tempo, mi fa stranissimo!!! Comunque per rimediare a questa pecca, stasera andro' ad una festa organizzata dai ragazzi dell'ONU. Devo guardare bene dov'e' per non perdermi e non andare troppo lontano dal mio ostello, ma penso proprio che ce la faro' ad andare. Sono emozionatissima e un po' preoccupata per la lingua...No, non daro' linguini in giro, intendevo l'inglese. Ogni tanto quando chiedo info per strada mi accorgo degli strafalcioni che faccio, ma come si dice? Il piu' e' badarci!!!
Ora vi saluto che tra poco scade il tempo e mi staccano internet.
Per tutte le mie donne un msg privato: grazie per aver condiviso tutte le mie disavventure anche da lontano, ora va tutto abbastanza bene, tengo duro e aspetto che quest'avventura cominci davvero...Intanto dormo su di voi, sbausciando obviously!
Vi amo
gNYgno

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22:42
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mercoledì 9 gennaio 2008

♥ La fiducia nel prossimo

Che bella cosa fidarsi degli altri. Fidarsi del tuo vicino di casa e della sua accurata moglie. Fidarsi del tuo compagno di banco che ti presta sempre la gomma quando ne hai bisogno. Fidarsi della mamma e del papà che ci saranno sempre per te. Sembra quasi di vivere in un bel mondo. Ma la dalusione, meglio detta anche "inculata" la maggior parte delle volte è spesso dietro l'angolo. La moglie del vicino è una stronza che ti taglia di nascosto le rose del tuo giardino. Il tuo compagno di banco ti tira la gomma nell'occhio e ti mette le classiche puntine sulla sedia. Mamma e papà non vengono alla tua recita scolastica e tu rimani lì, vestito da puffo, chiedendoti: "Perchè proprio a me?". Fidarsi è bene, ma non fidarsi - forse - è sempre meglio. Io ieri mi son fidata e adesso sto aspettando di sapere se mi hanno fottuto alla grande o se posso ancora pensare di stare in un bel mondo dai colori vivaci. Il tempo passa e la fiducia vacilla. Ma ci si può veramente fidare degli altri? Ai posteri...

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11:49
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lunedì 7 gennaio 2008

♥ Tributi

Esistono vari tipi di tributi e non parlo di tasse o imposte. Parlo di quelle cose tenere che si fanno per dimostare alle persone a cui si vuole bene tutto il nostro immenso affetto per loro. Ci sono tributi sotto forma di poesia o di canzone e ci sono anche le band-tributo che però alcune volte, sarebbe meglio tenessero per loro tutto l'amore che hanno. Ci sono i tatuaggi coi nomi dei figli, ci sono le dediche sui libri, le scritte sui muri e poi ci sono le dediche sui blog. Io oggi ho scoperto di avere un post-tributo nei miei confronti, una parte di spazio virtuale non mio che parla della sottoscritta. E la cosa - lo ammetto - mi ha letteralmente fatto impazzire, perchè un tributo così non me l'aveva ancora scritto nessuno! Ci voleva solo una mente genialmente diabolica come quella della mia amica Transilvania Alice o Radioalice (per i bloggers aficionados) per scrivere un ritratto così esilarante della mia persona. E' bello ricevere tributi, perchè sono una dimostrazione d'affetto e perchè impari anche qualcosa in più su di te. Impari che c'è qualcuno là fuori che ti accompagna sempre e non ti lascia mai fola anche quando fei fola (grazie Jova!). Ti dimostra che alcune persone sono sempre con te e te le porti dentro, anche dall'altra parte del mondo. Grazie Ali, davvero di questo tributo e di tanti altri che non hanno bisogno di essere scritti!
With love
Gnigno in partenza e in potenza

PS per sghignazzare un po', trovate il famigerato tributo su Giovani, carine e disoccupate.

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18:20
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martedì 1 gennaio 2008

♥ Sorria você está na terra da alegria

Grazie a Cate per i preziosi suggerimenti.
Gnigno Director

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21:36
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♥ MYSELF

    Leggi tra le righe.

♥ Thank you

♥ oldies

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